Ehilà,
in questo giorni probabilmente avete visto passare sui social lo speech di un famoso tennista. Io ho studiato a fondo al versione completa di 30 minuti, un vero masterpieace di public speaking, di sport e di vita. Fatto con una umiltà e una capacità oratoria incredibile. Cavolo Roger da te c’è veramente tanto da imprare e non soltanto il tennis.
Mi sono visto, rivisto, sminuzzato e tradotto il suo speech e questa è la parte che mi ha colpito di più. Un incredibile lezione sulla resilienza, antifragilità e gestione del errore. Se ci sono errori di traduzione è colpa mia :-)
Pronti? Vamos
Puoi lavorare sodo quanto vuoi e perdere comunque.
Io ho perso un sacco di volte
Il tennis è brutale.
Ogni torneo finisce allo stesso modo, c'è uno che vince mentre tutti gli altri risalgono sul aereo, fissano fuori dalla finestra e pensano "Come diavolo ho fatto a perdere?"
Immaginate che solo uno di voi oggi si laureasse.
Cosa le direbbero?
"Ehi brava, congratulazioni!"
Mentre al resto di voi, agli altri 1000 "Mi spiace, buona fortuna sarà per la prossima volta"
Ho provato a non perdere ma qualche volta ho perso e qualche volta ho perso pesantemente.
La finale di Wimbledon contro Rafa, dopo 5 ore di partita ho perso all'ultimo punto.
Ho perso la possibilità di vincere, il torneo per 6 volte di fila, sarei stato il primo al mondo.
Alcune perdite sono più grosse di altre.
Questa in particolare, non avrei mai avuto più la possibilità di vincere sei volte Wimbledon
Ho perso il torneo, ho perso il numero uno nel ranking e qualcuno ha iniziato a dire "ha fatto una bel percorso fino a qui, è arrivato il momento del cambio della guardia?"
Nel tennis la perfezione è impossibile.
Delle 1.526 partite che ho giocato nella mia carriera, ne ho vinte quasi l'80%. Eppure ho vinto solo il 54% dei punti giocati.
Anche i migliori giocatori al mondo vincono solamente la metà dei punti che giocano.
Quando in media perdi la metà dei punti, impari a non fermarti troppo su ogni punto.
Dici a te stesso "Ok ho fatto doppio fallo, è solo un punto”
Sono andato a rete e sono stato passato ancora, è solo un punto.
Anche un gran colpo un back di rovescio che finisce tra i primi 10 della lista ESPN, anche quello, è solo un punto.
Ecco perché ve lo sto dicendo, quando giocate un punto deve essere la cosa più importante del mondo, e così deve essere.
Ma quando è alle tue spalle, è alle tue spalle.
Questo mindset è fondamentale perché vi libera e vi permette di concentrarvi sul prossimo punto e su quello dopo ancora, con intensità, lucidità e focus.
La verità è che qualsiasi gioco stai giocando nella tua vita, qualche volta perderai un punto, un match, una stagione, un lavoro.
E' una montagna russa con tanti alti e bassi ed è normale quando sei down che inizi a dubitare di te stesso e di piangerti addosso. Ma anche il tuo avversario ha tanti dubbi, non dimenticatelo mai.
Ma l'energia negativa e energia sprecata.
Devi diventare un esperto nel superare momenti difficili e per me questo è il segno del vincitore.
I migliori al mondo non sono i migliori perché vincono ogni punto, ma perché sanno che perderanno, ancora e ancora, e hanno imparato ad affrontarlo.
Accettalo, piangi se hai bisogno, ma poi forza un sorriso.
Vai avanti, sii implacabile, adattati e cresci.
Lavoro duro ma lavora in maniera intelligente.
E questo, vale nel tennis e ancor di più nella vita.
Tratto dallo speech di Roger Federer alla Università di Dartmouth
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