Ehilà,
ho appena finito un super evento dove ho fatto di tutto: gestito la comunicazione, il tema, le grafiche e l’organizzazione. Ho fatto il presentatore, l’attore in incognito e lo speaker. Sembra sia andato abbastanza bene, ho scritto qualcosa qui, ma anche su IG, qui invece le storie tratte dall’evento. Ho detto la parola community decine di volte sul palco.. come un bambino al parco giochi.
Tra le altre cose:
è uscita una mia intervista nel podcast Community Things
ho registrato un podcast con
sui contenuti per la community che uscirà la prossima settimana. Link nella prossima news.- ha scritto cose molto belle commentando una delle mie ultime newsletter
Ma oggi vorrei parlare di tutt’altro.
Pronti? Vamos!
Chris era dell'idea che non si dovesse possedere più di quanto non si riesca a caricare in spalla correndo alla massima velocità
Jon Krakauer - Nelle terre estreme
Ci carichiamo di un sacco di informazioni, di oggetti e di preoccupazioni.
Di cose da avere, di cose da fare. Ma la grande domanda è:
Cos'è davvero essenziale ?
In poche parole, cos'è davvero importante per te?
Ultimamente ho scoperto che riesco a far stare tutto quello che mi serve in uno zaino. Tutto il resto è utile sì, ma non indispensabile nella mia vita di tutti i giorni.
Per cui mi sono chiesto, cosa devo davvero metterci nello zaino per poter correre al massimo della velocità..
Come si fa a rimanere leggeri?
Di cosa NON possiamo fare veramente a meno?
Cosa invece ci appesantisce inutilmente?
Spesso nella vita arrivano quelle situazioni in cui ci accorgiamo che serve quasi nulla per sopravvivere. Dobbiamo partire per un viaggio e abbiamo una borsa piccolissima su un volo low-cost: qualche vestito, un paio di scarpe, un libro, un diario, il beauty-case, il cellulare e poco altro.
Nell'era della bulimia delle cose e delle informazioni credo che la killer app, il super potere, diventi sempre di più: capire cosa sia essenziale per me.
Per cui nello zaino è necessario infilarci solo quello di cui abbiamo realmente bisogno.
Ma sapere cosa portare con sè e cosa tenere fuori non è facile.
Perché bisogna sapere che cosa ignorare e distinguere le cose inutili da quelle vitali.
Io mi dico sempre, se dovessi morire domani che cosa rimpiangerei? Che cosa mi mancherebbe veramente molto? Da lì poi a cascata viene tutto.
Se potessi mettere solo 3 cose nello zaino cosa ci metterei? Sono delle persone? Sono dei luoghi? Sono degli oggetti? Oppure è un ricordo in particolare, un immagine un’emozione?
Lo sguardo di una persona che amo che mi è rimasto indelebile nella memoria.
Le parole di mio figlio che mi chiedono di abbracciarlo nel letto, prima di addormentarsi.
La voce di nonna che mi chiama con un nome affettuoso, a distanza di anni dalla sua scomparsa.
E tu, che cosa metteresti nello zaino?
Una volta che hai scelto, elimina tutto ciò che non essenziale, che ti appesantisce, che ti crea ansia.
Pensi che ti serva ma non è vero, è un’illusione, alla fine ti rallenta e basta.
Ti blocca e non ti permette di scattare quando c'è davvero bisogno.
E’ quel "di più" che alla fine ti frega.
Non ti fa viaggiare, non ti fa prendere scelte coraggiose, hai paura di perderlo e ti irrigidisce.
Lascialo andare.
Svuota lo zaino, porta in spalla solo l'essenziale e inizia a correre al massimo della velocità.
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📚 Link interessanti della settimana
Ho citato la bellissima newsletter di
tra le mie migliori newsletter italiane. Ma ultimamente mi ha fatto un regalo, svelando il dietro le quinte del suo processo creativo. Interessantissimo!Tilde Ingrosso descrive le migliori 8 strategie del buon content creator, partendo dalla lezione di Chiara Olivucci, correttrice di bozze ma fenomeno su Linkedin.
Io me le tengo sempre lì sul comodino, da rileggere ogni tanto.Il basement di Gianluca Gazzoli è uno dei miei podcast preferiti, ma da appassionato di digitale l’intervista al professor Luciano Floridi è una vera e propria masterclass. Perché ci dobbiamo preoccupare dell’etica nel digitale e nell’AI? Come il digitale sta trasformando non solo il modo in cui viviamo, ma anche come pensiamo? Stupenda.