La regola dei 5 secondi
Come resistere nei momenti più duri e scoprire di essere più forti di quanto immaginiamo
Ehilà,
questi giorni sono sempre in viaggio ad incontrare la mia community, mercoledì sono stato a Novara a mangiare gorgonzola e bere un po’ di nebbiolo, ieri a Brescia per il franciacorta :-) Ho raccontato una bellissima storia sulla Lego e la sua community di fan, nelle prossime settimane scriverò qualcosa a riguardo.
Oggi sono a Firenze al Nana Bianca, c’è qualcuno di voi in giro in zona? Rispondete a questa mail che ci becchiamo.
Però oggi volevo parlare di tutt’altro, di come come resistere nei momenti più duri.
Pronti? Vamos.
Mi è capitato spesso di affrontare momenti difficili, ostacoli che mi sembravano insormontabili e difficoltà che mi hanno messo veramente a dura prova. In queste situazioni, non è stato facile riuscire resistere e non cedere alla disperazione. Quando ti senti il fallimento appiccicato addosso e non vedi l’ora di mollare tutto.
Nel tempo ho trovato un piccolo segreto, il mantra che mi ripeto spesso è "Ale, ancora 5 secondi, tieni duro ancora 5 secondi".
L'ho copiato da Alex Zanardi e dalla sua famosa regola dei "5 secondi"
Secondo Alex, quando ci si trova in una situazione estrema, è inutile pensare all’intero percorso o al traguardo lontano. Ma bisogna spostare la nostra attenzione su un piccolo intervallo di tempo, sui quei prossimi cinque secondi in cui si decide di resistere.
Durante una notte insonne, piena di incubi e di pensieri che non finiscono mai.
Quando un'ansia fortissima ti accompagna per tutta la giornata.
Dopo un amore che finisce e sembra che sia finito tutto con lui.
In queste situazioni servono 5 secondi per rimanere in piedi, 5 secondi per stringere i denti, 5 secondi per tirare un altro respiro. Se riesci a superare quei momenti iniziali di crisi e trovi la forza per fare solo un piccolo passo in avanti, allora potrai farne un altro, e poi un altro ancora.
"Quante volte mi è successo di voler mollare, sfinito, pensando di essere molto più stanco degli avversari contro i quali sto correndo; poi ti dici: “Ancora cinque secondi!”
Chiudi gli occhi per lo sforzo, quasi ti fai del male per continuare a spingere e poi cavolo… Non sempre eh, ma è successo che riaprendoli li ho visti indietro, avevano mollato loro!
Ecco, di quei “cinque secondi” più ne vivi e più ne cerchi.
Non è facile trovarli, ma ce ne sono ovunque, nello sport, nel lavoro, negli affetti, in una parola: nella vita."
Anche quando pensi che sia tutto perduto, e che tu non ne abbia più, i 5 secondi sono lì, devi solo riconoscerli, afferrarli e non lasciarli scappare.
Il mio amico Fabio Viganò lo spiega benissimo:
Spesso, quando ci troviamo di fronte a un problema, la nostra mente è portata a ingigantirlo, a farci vedere l’intero percorso come una montagna inscalabile. Ma se ci concentriamo solo su un piccolo traguardo immediato, come fare un respiro profondo, rialzarci dal letto, scrivere una pagina di un progetto o affrontare una conversazione difficile, tutto diventa più gestibile.
Tenere duro e non mollare, anche nei momenti più bui, non significa ignorare il dolore o fingere che tutto vada bene. Al contrario, significa accettare le difficoltà e trovare strategie pratiche per affrontarle. Nel caso di Zanardi, la sua incredibile capacità di reinventarsi lo ha portato a eccellere nel paraciclismo, vincere medaglie d’oro alle Paralimpiadi e diventare un simbolo di forza e determinazione.
Alex ci insegna che anche nei momenti più duri, possiamo sempre trovare una piccola scintilla di forza dentro di noi. E spesso, è proprio in quel momento, che scopriamo di essere molto più forti di quanto avessimo mai immaginato.
Perché non lo sappiamo quanto siamo forti, finché non ci proviamo. Finché non ci diamo quei 5 secondi in più per raggiungere quello che vogliamo.
La verità è che non possiamo sapere cosa siamo in grado di fare, fino a che non lo facciamo.
Uno crede che a salvarti nella vita siano il senso del dovere, il non rischiare troppo, il senso della misura, ma quello che ti salva davvero sono i desideri e tutto quello che fai per realizzarli.
(Laura Burzi)
Quindi, la prossima volta che pensi di aver perso, che ti ritrovi schiacciato dalle ansie e dalle paure, chiudi gli occhi, fai un respiro e pensa: 'Cinque secondi, devo resistere solo per altri cinque secondi'.
Chissà che riaprendoli e guardandoti indietro, dopo quei 5 secondi, troverai i tuoi avversari alle spalle.
Perché alla fine, quelli che hanno mollato, sono stati loro.
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Quante volte mi è servito. Non sapevo fosse codificata in una regola ma posso dire che funziona. Qualche volta gli "altri" non mollano e perdi ugualmente ma almeno ci hai provato 😉
Bellissima newsletter. Non sempre è facile individuare quei 5 secondi ed è anzi molto più facile mollare. Ma mi diverte pensare a quei momenti in cui l'ho fatto inconsciamente. Me ne vengono in mente due, diversi ma simili. Il primo, un trasloco, in cui dovevo da solo raggrupparre anni della mia vita e impacchettarli e sbarazzarmene nel giro di poche ore per sgombrare la casa. Di fronte alla quanti di roba e il poco tempo rimasto a un certo momento stavo per andare nel panico, ma mi sono fermato, ho tirato un sospiro e ho detto "Calma. Vai avanti. Prossimo passo". La seconda ero al lago di Bled in Slovenia. Nonostante non sia fisicamente capace ho affittato una barca a remi e dovevo restituirla nel giro di un'ora prima che il barcaiolo chiudesse. Al ritorno avevo meno tempo che all'andata, ero stanco e pensavo che non ce l'avrei mai fatta in tempo. Di nuovo, momento di pausa e ho detto "un piccolo sforzo, puoi farcela". E sono arrivato in tempo per la restituzione, morto ma felice. 😄