Come costruire una leadership distribuita
Perché la tua organizzazione dovrebbe essere come un treno ad altra velocità
Ehilà,
tante newsletter in questo periodo stanno andando in ferie, ma io vorrei continuare a tenere fede a questo impegno. Anche perché mi sono accorto che proprio in questo periodo vacanziero ho più tempo per leggere articoli, libri e newsletter di cui sono rimasto indietro e tu? Hai qualcosa da consigliarmi?
Oggi però parliamo di altro: di treni, leadership, farsi da parte e valorizzazione delle persone.
Pronti? Vamos
Immagina di viaggiare su un vecchio treno tradizionale, pesante e lento, trainato da una sola locomotiva che fa fatica a tirare il peso di tutte le carrozze.
Questo treno rappresenta l'organizzazione delle nostre aziende e community.
Sono in gran parte basate su strutture gerarchiche tradizionali, dove il potere e le decisioni sono concentrate al vertice, lasciando il resto dell'organizzazione a partecipare in maniera passiva.
Sistemi "distorti" di questo tipo deresponsabilizzano gli individui, non li coinvolgono e rallentano enormemente l'organizzazione, perché lasciano tantissima creatività e voglia di fare INUTILIZZATA.
Adesso immagina un treno ad alta velocità sfrecciare senza sforzo lungo i binari. Dovresti sapere che nei Frecciarossa la trazione è distribuita uniformemente sui suoi vagoni, è quindi capace di sfruttare sempre al meglio l’aderenza ai binari e controbilanciare adeguatamente le forze centrifughe dell’Alta Velocità 🚅
Ogni carrozza contribuisce alla trazione, lavorando insieme in armonia per raggiungere una velocità e un'efficienza che un treno merci, pesante e trainato da una sola locomotiva, non potrebbe mai raggiungere.
Questa si chiama leadership distribuita, e conviene a tutti.
E' un modello che coinvolge e responsabilizza tutto il team, facendo emergere il meglio da ciascun membro. Favorisce una visione sistemica, cioè una realtà dove tutti hanno le informazioni per poter prendere le migliori decisioni possibili.
Sostiene la crescita personale e professionale delle persone e dà vita a ecosistemi sostenibili, ossia ambienti che riescono ad andare avanti e prosperare anche "senza capo".
Ma andiamo nel concreto, come si crea una leadership distribuita?
Nella mia esperienza ci vogliono 3 fattori:
Allestire il palco ma non esibirtici sopra.
Lasciare che altri usino quel palco per acquisire fiducia, mettersi alla prova e prendersi le proprie responsabilità. (Devi uccidere il giocatore che è in te)
Permettere ad altri di sperimentare le proprie idee, anche se pensi che siano sbagliate.
Capire se una mia idea è buona e lavorarci su non è come seguire le linee guida o gli ordini di altri. Lascia che le tue persone possano seguire le proprie intuizioni e scegliere la propria strada, daranno il 100% per poter riuscire.
Creare senso di appartenenza tramite l'affettività.
Non puoi parlare solo di lavoro, cose da fare, tattiche e obiettivi, non creerai mai senso di appartenenza in questo modo. Come dice Paolo Cevoli alle persone "ci devi volere bene" (lo diceva anche Julio Velasco). Devi ricercare situazioni di affettività, in cui ci si parla con il cuore, dove vengono fuori le vite personali di ognuno e si condividono gioie e paure.
Solo in questo modo puoi costruire il tuo treno ad alta velocità 🚀
Dove ogni vagone può metterci del suo, trainare gli altri e contribuire a far sfrecciare verso il futuro tutta l'organizzazione.
p.s. ho scritto questo pezzo anche su Linkedin e ha riscosso un certo successo. 12.5k visualizzazioni, 130 reazioni, 30 commenti e 13 diffusioni. Segno che l’argomento è bello caldo.
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A grande richiesta tornano i miei link
Ieri mi è capitata questa incredibile intervista di un mio mito del copywriting Harry Dry, intervistato da un altro mito della scrittura David Perel. Un sacco di suggerimenti per scrivere bene newsletter, CTA, Ads e tanto altro. A partire dalle 3 domande che si fa ogni volta che scrive qualcosa.
Ho riletto questo libro almeno 3 volte, è densissimo di suggerimenti, consigli e massime filosofiche. Forse una delle persone più citate di internet, l’almanacco di Naval Ravikant è veramente un cofanetto di oggetti preziosi e questo pezzo su “come attrarre la fortuna” vale il prezzo del libro, ma è disponibile gratuitamente :-)
Uso Obsidian per scrivere in maniera molto simile al processo descritto in questo articolo. Tutto parte da una nota che poi diventa un post su Linkedin, o una lista di link o una newsletter come questa. Ogni tanto pesco una nota il cui argomento mi piace, la espando e vedo se può venir fuori qualcosa di interessante, oppure no.
La mia sfida costante da qualche anno è esattamente questa: responsabilizzare i miei collaboratori.
Hai qualche suggerimento (o qualche articolo già scritto) che mi dia uno spunto per riuscire a trasmettere il valore del mio progetto anche alle persone che mi affiancano?
È chiaro che forse nessuno può sentire la stessa urgenza ed importanza che senso io.. ma forse c'è un modo per avvicinarsi a questo scopo?
Dane Alessio! Veleggia verso i 1000!