Ehilà,
dopo gli articoli usciti su questa newsletter, alcuni mi hanno chiesto di tenere uno workshop sul second brain per la community di Hacking Creativity, qui trovi la registrazione. La cosa è interessante è stata spiegare come utilizzare il secondo brain per creare un workshop sul second brain :-) Tante persone presenti e decine di domande sul finale.
Piccolo sondaggio. Quali temi dovrei affrontare in questa newsletter? Vuoi che parlo più di creatività o di community? Ti piacciano i link? Scrivilo sotto nei commenti
Pronti? Vamos
Quando l'engagement si abbassa vedo alcuni community manager cadere nella trappola del "molto è meglio". Dato che non vedono molta attività, si fanno prendere dall'ansia (Devo essere sincero, capita spesso anche a me!) quindi si mettono a riempire la propria community di quiz, articoli, nuove discussioni e continui input.
Anche se fatto a fin di bene tutto questo può diventare inutile, se non deleterio.
Spesso la quantità di contenuti e di attività può essere totalmente schiacciante e alla fine contro-producente, sia per i membri che non sanno su cosa focalizzarsi e velocemente perdono interesse, sia per l'azienda che non capisce perché i tanti contenuti offerti non si trasformano in engagement.
Madeleine Milne
E' come quando installi una nuova applicazione per fare gli esercizi a casa e ti vengono proposti 50 differenti tipi di workout e mille consigli per l'alimentazione. Quando tu in verità ha solo 15 min al giorno per fare 2-3 esercizi in croce e non sai da dove partire.
E' meglio ricordare quali sono gli obiettivi della community e tagliare un po' di informazioni per tornare a quelle essenziali, come dice sempre Madeleine
Bisogna tornare alle basi: perché i membri entrano in community? Cosa vogliono ottenere, sviluppare o risolvere? Di tutto i contenuti e le attività che abbiamo generato quali elementi "veramente" rispondono ai loro bisogni, quali invece distraggono e sono solo rumore?
Come il modo migliore per preservare la salute di una pianta è necessario potarla, allo stesso tempo tagliare le iniziative renderà la strategia della tua community ancora più efficace.
Meno a volte è meglio, tagliare le cose inutili.
La cosa migliore da fare è fermarsi e cercare di capire perché la community non sta rispondendo ai bisogni di chi partecipa.
Alla fine di ogni email troverai un pulsante “Questa news è oro”. Se pensi che sia effettivamente così e hai trovato una qualche ispirazione in quello che hai letto, cliccaci sopra. Altrimenti ignorala. Traccerò i click e lo userò per scrivere email migliori.
3 cose che vorrei suggerirti questa settimana
Scrivi come parli
Che è diverso da "Parla come mangi". Paul Graham dice che non è necessario usare sentenze complesse per esprimere idee complesse.
Usare il linguaggio informale è come mettere l'abbigliamento sportivo alle idee.
E' difficile per le persone scrivere in modo informale. Il consiglio allora è scrivere la prima bozza come ti viene e poi ricontrollare ogni frase. "E' questo il modo in cui lo direi ad un amico?"
Se non è così, immagina quello che diresti in alternativa e usalo. Dopo un po' di tempo userai questo filtro in automatico mentre scrivi. Quando scrivi qualcosa che troppo complicato, sentirai il rumore sordo non appena tocca pagina
Second Brain per Community
E' incredibile come le cose a volte siano tutte collegate. Proprio questi giorni mentre riflettevo sul mio second brain personale mi capita questo bel articolo di Rosie Sherry che ipotizza la costruzione di un Second Brain per community. Rosie lo chiama: Community Knowledge Management, un processo per collezionare informazioni in maniera collaborativa, consigli, sstorie e prospettive con l'obiettivo di dare supporto alla community, e di far crescere l'intero ecosistema*
Pensare fuori dal funnel
Ogni giorno penso a come cambiare, migliorare e rendere più efficace la mia presenza online. questa newsletter è un chiaro esempio dei miei tentatativi. Credo che questa riflessione di Skande possa far riflettere anche te sul tema:
Su qualsiasi canale online la cosa più difficile non è ottenere una prima occhiata, ma mantenerla nel tempo. Fuori dal tuo funnel c’è un pubblico enorme che in un solo istante deciderà se vale la pena fermarsi ad ascoltarti, oppure passare oltre.
...
Queste persone ti osservano e stabiliscono se sei un modello che apprezzano oppure solo uno dei tanti. Quindi smetti di copiare i modelli già esistenti e pensa fuori dal funnel.
Sei anche tu un modello? Hai un punto di vista diverso? O sei uno dei tanti?
Punto al modello, non senza le ovvie e costanti difficoltà, e una di queste è la tendenza a cercare modelli a cui ispirarmi che però non trovo (nel mio settore intendo)