L'unico modo per acquisire fiducia in te stessa
E' fare le cose difficili e imparare ad improvvisare
Ehilà,
giuro che è l’ultima volta che parlo del meeting della mia community. Però sto giro non posso non farvi vedere questo video. Non volevo farlo, ma alla fine mi sono molto divertito.
Che dire? George Clooney, spostati.
Ma oggi volevo parlarvi di tutt’altro, cioè di come come si diventa bravi a prendere le decisioni e si acquisisce fiducia in sè stessi.
Pronti? Vamos!
Una delle cose che ho voluto di più nella vita è "essere sicuro di me stesso".
Avere quella audacia innata di alcune persone che conosco.
Mi sono sempre chiesto: ma perché alcune persone sembrano sapere sempre cosa fare?
Non come me, bloccato su qualsiasi scelta. Indeciso anche quando devo scegliere tra una pizza al salame piccante o una funghi e salsiccia.
Hai presente quel terrore che ti sale su dalla pancia ogni volta che devi prendere una decisione e hai paura di non fare la cosa giusta. Quella sensazione sgradevole di non poter tornare indietro.
Ma se sbaglio cosa succede? E se non ho calcolato tutte le conseguenze.. e se mi cade tutto addosso? Zac, andata.
Poi ho capito che non è così. È impossibile calcolare tutto. È impossibile prevedere tutto.
Puoi fare del tuo meglio certo, ma rimangono un sacco di cose che non puoi controllare.
Prima del match con Evander Holyfield, un giornalista chiese a Mike Tyson se avesse un piano di combattimento e lui rispose: "Tutti hanno un piano finché non ricevono un pugno in faccia".
Game, set e match.
Mike Tyson con questa frase è entrato nella storia, perché ha riassunto perfettamente l’idea della fragilità di chi cerca sempre di fare dei piani della propria vita. Puoi fare tutti i pianti che vuoi, ma se la vita poi ti dà un grosso pugno in faccia inaspettato.. tutto quello che hai preparato se ne va a putt**.
Perché la vita non è una partita di scacchi, è un sistema molto più complesso. E' una cavolo di partita a poker e per quanto tu abbia la presunzione di poter calcolare ogni mossa c’è sempre quella che non riuscirai mai a prevedere.
Infatti, le persone che sembrano così brave a prendere le decisioni, non sono così perché sanno già quello che succederà, sono soltanto molto più abituate a farlo.
Hanno allenato, secondo me, due muscoli essenziali: la vulnerabilità e l'arte di improvvisare.
Cioè hanno imparato a rendersi vulnerabili alle difficoltà e improvvisare per tirarsene fuori
Mi spiego meglio.
Non puoi avere fiducia in te stessa e costruire la tua autostima nel prendere le decisioni, se rimani sempre al calduccio sotto le coperte. L’unico modo per acquisire fiducia nei tuoi mezzi è fare continuamente cose che ritieni difficili. Quelle situazioni scomode che ti infastidiscono nel profondo, come il contatto della maglia di lana sulla pelle.
Eleanor Roosevelt disse:
«Devi fare quello che pensi di non poter fare. Ogni volta che ti fermi a guardare in faccia la paura guadagni forza, coraggio e fiducia.»
Guardare in faccia la paura non è così semplice come leggerlo in una citazione, fa schifo, te lo posso assicurare. Ma è un male necessario, perché è l'unico modo per crescere e credere in te stessa.
Come dice la coach di basket Kara Lawson:
Tutti noi aspettiamo che le cose diventino semplici nella vita. Ma ve lo dico chiaro, non diventeranno mai semplici. Quello che succede è che imparerete a gestire meglio le difficoltà.
Le cose non diventeranno mai semplici, siete voi che dovete diventare quelli che riescono a gestire le cose difficili.
Questo è lo shift mentale che dovete fare.
Perché se avete un grande obiettivo in vita, non sarà mai facile. Vincere un campionato, creare una famiglia, non sono mai state cose facili. Chiedete ai vostri genitori.
Il successo potrà essere raggiunto solo dalle persone che saranno in grado di gestire le cose difficili
Le cose difficili capiteranno, i pugni in faccia arriveranno, allenati, aspettali ed impara a gestirli.
Un punto è solo un punto diceva il grande Roger Federer:
I migliori al mondo non sono i migliori perché vincono ogni punto, ma perché sanno che perderanno, ancora e ancora, e hanno imparato ad affrontarlo.
Accettalo, piangi se hai bisogno, ma poi forza un sorriso.
Vai avanti, sii implacabile, adattati e cresci.
Adattati. Perchè l'altra capacità che devi allenare è quella dell'improvvisazione.
E qui lo dico chiaro, io sono pessimo ad improvvisare. Ma proprio un cane.
Non appena una situazione mi sfugge dal controllo, e capisco che sono completamente in balia degli eventi, vado in ansia. La salivazione va a zero, non respiro più e inizio a tremare.
Come dice
La necessità di controllare tutto nasce da una profonda insicurezza. Crediamo che se abbiamo tutto sotto controllo saremo al sicuro, protetti da qualsiasi tipo di dolore o delusione. Ma questa è un'illusione pericolosa.
Il controllo ci limita, ci impedisce di vivere appieno e ci rende vulnerabili alle nostre stesse paure.
Cerchiamo di pianificare ogni mossa, di prevedere ogni possibile scenario, ma la realtà è spesso imprevedibile. Eppure questa incapacità di controllare tutto, ci spaventa tanto da indurci a costruire attorno a noi un muro di difese psicologiche, che finiscono per inibire la nostra capacità di agire.
L'antidoto a tutto questo è coltivare la capacità di stare nell’imprevisto.
Quando improvvisiamo, reagiamo prontamente a quello che succede, a ciò che non avevamo previsto senza farci paralizzare. Senza permettere alla nostra mente di dirci "azz non avevo un piano per questa cosa, e adesso? Beh adesso sei fottuto"
Nel momento in cui improvvisi ti adatti alle situazioni, non le subisci come un ebete, le gestisci.
Quando gioco a beach-volley, mi alzano una palla sbagliata e devo schiacciarla a terra, ho pochi attimi per capire che sono in difficoltà e non so gestire quella situazione.
Ma non ho scelta, devo reagire in pochi millisecondi, improvvisare e tirarmene fuori.
In quel caso il mio cervello attiva tutta una serie di risorse psico-fisiche inconsce, che pescano nella "memoria fisica" del mio corpo. Risorse che spesso non sapevo neanche di avere, eppure sono lì e nel momento del bisogno mi aiutano a schiacciare quella palla difficile e fare punto.
Quando siamo sotto stress mettiamo in atto una sorta di azioni all’insaputa di noi stessi che non che sapevamo neanche di avere.
Ma tutto questo non succede a caso.
Come nello sport, chi si mostra in grado di gestire le cose difficili ha allenato quest'arte dell'improvvisazione più e più volte.
Conosci quel ragazzo italiano che prova tutti i giorni a socializzare con degli emeriti sconosciuti in giro per il mondo? O lo stand-up commedian Matt Rife che fa interi spettacoli con migliaia di persone completamente improvvisati, ed in balia del pubblico?.
Ecco, loro hanno capito che improvvisare è un'abilità che va coltivata.
Per essere capaci di improvvisare bisogna essere preparati e capaci di cambiare direzione, di trovare soluzioni creative.
Diventare bravi improvvisatori è il risultato di un costante allenamento e di esposizione graduale ad esperienze che ci mettano alla prova e che si spingano a sviluppare flessibilità mentale, coraggio e fiducia nei propri mezzi.(Laura Burzi)
Perché l'unico modo per acquisire fiducia in te stessa è fare le cose difficili, renderti vulnerabile alle difficoltà, farti attraversare dagli eventi e imparare ad improvvisare.
Sii come l'acqua che si fa strada attraverso le fessure.
Non forzare, ma adattati all'oggetto, e troverai un modo per aggirarlo o attraversarlo.
Se nulla dentro di te rimane rigido, le cose esteriori si riveleranno
(Bruce Lee)
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Oh sì che mi piace quello che hai scritto. Ne avrei proprio bisogno in questo periodo! E il video era stupendo!
l'altra sera per descrivere ad una mia amica quello che sento come il motivo vero della scelta di lavorare da indipendente ho usato il verbo "esporsi". l'ho ripetuto tante volte da farlo diventare il verbo della serata. e sì, espormi alle correnti avverse ed allenare la mia capacità di gestione e resistenza sono il mio antidoto ad un sistema che, con controllo e pressione, mi stava svuotando l'unica cosa di cui abbiamo bisogno: l'anima. è lì che stanno tutte le fragilità che, quando impariamo a chiamarle per nome e prenderle per mano, si trasformano in forza e fiducia.
grazie.