L'arte della community

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Cosa sei disposto a perdere?

alessiofattorini.substack.com

Cosa sei disposto a perdere?

Scegliere di cosa fare a meno è il segreto per rendere il tuo tempo prezioso

Feb 4
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photo en niveaux de gris de nageurs sur le point de plonger

Ti sei mai sentita schiacciata dalle mille cose che hai messo in agenda? Dai mille impegni infiniti nella tua to-do list che non finiscono mai. A me succede molto spesso e negli anni ho sempre cercato di capire come provare a migliorare la cosa.

All'inizio pensavo fosse una cosa positiva, essere sempre impegnato vuol dire che sei super produttivo! Poi mi sono accorto che non è assolutamente così. Più allungavo la lista delle cose da fare più mi sentivo soffocato e stressato. Per cui alla fine ho iniziato a farmi delle domande. Ma produttivo per chi? Produttivo per cosa? Su questo tema mi sono imbattuto recentemente in un articolo di Skande :

Per lavoro incontro imprenditori e manager che fanno una narrazione del tempo come se fosse un segno del loro status. Mi è capitato spesso di ascoltare affermazioni del tipo: “Sono talmente occupato che non so dove girarmi”. Lo dicono con le migliori intenzioni, per loro occupare il tempo è un segno di successo. Dimostrano a loro stessi e agli altri che ce l’hanno fatta.

Li ho ammirati anni fa, ho pensato anche io che quello fosse il segno della loro affermazione, poi ho conosciuto chi il successo l’ha avuto davvero e ho notato che ha tanto tempo a disposizione. Chi ha ottenuto grandi risultati sa amministrare il tempo e le proprie risorse, conosce il valore di ogni singolo minuto, sa gestire le priorità e sa liberarsi di condizioni svantaggiose. Tratta il tempo come una risorsa rara, preziosa e irripetibile.

Leggendo queste parole mi sono accorto che è lo stesso percorso che ho fatto io nel ultimo periodo. Sono diventato sempre più attento alla gestione delle mie priorità, come dice Austin Kleon:

Non mi piace lavorare troppo, perché sono estremamente geloso del mio tempo

Ho fatto scelte, soprattutto nel ultimo anno, che mi hanno costretto ad un calendario fittissimo, e un dispendioso impiego di energie. Ho imparato tanto su di me e sul mio modo di lavorare, e ho scoperto che non fa per me. Certo voglio ottenere grandi risultati ma evitando di schiacciare gli abiti in una valigia già strapiena.

Voglio trattare il mio tempo come una risorsa preziosa, per fare in modo che rimangano comunque energie per la mia famiglia e per la mia salute fisica/mentale.
Ho una moglie, due bambini piccoli, un lavoro full-time e tanti interessi (ad esempio questa newsletter!) quindi per me mantenere questo equilibrio è più che fondamentale.

Sono partito nel 2023 con un spirito diverso, ri-centrarmi, per dare tempo a cosa è veramente importante per me. E ho scoperto che l'unico modo per farlo è perdere, eliminare, rinunciare.

Eliminare cose, non in termini di beni materiali ma di tempo. Togliere tutto quello che mi appesantisce, mi carica e mi fa sentire "impegnato" solo per il gusto di esserlo. Skande aggiunge ancora:

Se vogliamo essere davvero padroni della nostra agenda, dobbiamo avere il coraggio di dire di no a chi tenta di dare priorità al suo tempo rispetto al nostro, eliminando tutto ciò che è superfluo e sostituendolo con tempo di qualità.

Il problema è che è facile dire di sì a tutto: a un progetto che ci entusiasma, ad un collega che ha bisogno di aiuto, al capo che ci chiede sempre di più.

Ci sentiamo sempre impegnati, e per questo ci illudiamo di essere "indispensabili" per gli altri e avere uno scopo nella vita. Per poi scoprire paradossalmente di andare dietro alle priorità di tutti, tranne che alle nostre.

Sai perché succede questo?

Perché dire di no è molto più complicato. Soprattutto quando lo dici a te stesso.
"Ale non hai il tempo di fare quello, non ti imbarcare in questa nuova cosa" "Ale per il tuo bene è meglio evitare quell'altro" Io sono il primo a non accettare i no che mi dico.

Per fare questo ho imparato che è necessario chiarire prima quali sono i punti cardine che guidano le mie scelte, e cosa più intelligente da fare è invertire tutto facendomi due domande:

  • cosa sei disposto a perdere? Come scriveva Jovanotti

  • per cosa disposto a perderlo? Cioè quali sono i valori che guidano le tue scelte? Cosa ti spinge a dire no? Sappi che se stai dicendo sì, stai al contempo dicendo no ad altro.

Ad esempio se ci tengo a scrivere questa newsletter, ogni giorno dovrò dire alcuni no. Non potrò rilassarmi dopo il lavoro o durante la pausa pranzo, perché 20-30 min al gg per scrivere li devo trovare. Non posso staccare il venerdì alle 18 se so che domattina alle 8:00 deve partire la news.. E così via. Questa newsletter per me è un valore, quindi cosa sono disposto a perdere per continuare a scriverla?

Gianluca Gotto nel suo podcast dice che, quando siamo siamo davanti ad una scelta, per smettersi di complicarsi la vita servono tre domande
- è davvero necessario? Cioè, posso farne a meno? Alleggerisce la mia esistenza o la appesantisce e basta?
- mi aiuterà a crescere? Da qui a 5 anni, quello che sto facendo ora mi permetterà di essere una migliore versione di me?
- renderà la mia vita più serena? Oppure aggiungerà carichi emotivi insopportabili, stress e nervosismi?

Il mitico Derek Sivers ha un approccio ancora più semplice

Ti senti sopraffatto? Se senti qualcosa meno di "hell yeah" rispetto a qualcosa, rispondi di no. Diciamo si troppo spesso. Dicendo no a quasi tutto, cre spazio e tempo per dedicarti completamente alle poche cose che contano di più.

Mai come oggi abbiamo la possibilità di scegliere tra mille opzioni, che da una parte è una cosa bellissima ma anche altrettanto pericolosa.

In un mondo con così tante scelte e un infinità di cose da fare e da imparare, capire cosa sei disposto a perdere per rendere il tuo tempo "prezioso", è diventata un'arte indispensabile.


4 cose che vorrei suggerirti questa settimana

Consigli per aumentare il community engagement

Jono Bacon ha fatto un altro bel video sul engagement dispensando 4 ottimi consigli: creare ogni settimana una discussione, confezionare un contenuto, organizzare un meeting con la community e rispondere sempre a tutti. Potrebbero essere scontati ma non lo sono per nulla.

Nella mente di un imprenditore alternativo

Forse lo avrai capito, sono un grandissimo fan di Derek Sivers. Ho studiato a lungo quello che scrive e nel mio ultimo talk ho iniziato con il suo stupendo TED sulla followership. L’intervista che gli ha fatto recentemente Guy Kawasaky è interessantissima.

Come combinare discipline diverse

Sono convinto che il community manager è chiamato quotidianamente a far dialogare fra loro mondi lontani. In questo TED talk Franco Bollelli ribadisce che "non c'è mai stato periodo migliore dell'umanità per combinare con creatività discipline diverse". Mi ha anche ispirato il titolo di questa news :-)

Vuoi imparare a prendere decisioni velocemente?

Come sapere a cosa dire di no e cosa dire di sì? Impara a fidarti di stesso/a. E come? Secondo Leo Babauta prendendo più decisioni possibili e convincendoti che sarai in grado di gestire eventuali risultati negativi.

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